Alla domanda che cosa è la realtà virtuale molti non sanno dare una definizione precisa dato che l’argmento è entrato da poco nel vocabolario comune dei termi tech. La Realtà Virtuale (VR) non è altro che un ambiente tridimensionale generato da un computer che può essere esplorato e con cui si può interagire. Ma come si “entra” all’interno di questo mondo tridimensionale?
Concettualmente la Realtà Virtuale può essere associata al cinema in 3D dove allo stesso modo è presente una persona, uno schermo e degli occhiali che ci permettono di percepire l’effetto di profondità e tridimensionalità.
Ma quali sono le differenze?
- Distanza di visualizzazione: rispetto al 3D del cinema con la Realtà Virtuale la distanza tra occhiali e schermo è inferiore ai 10cm.
- Lenti degli occhiali: per evitare effetti di distorsione dell’immagine le lenti del visore non devono essere rettangolari ma con una forma ben specifica.
- Contenuto visibile a 360°: mentre al cinema la proiezione avviene in uno spazio fisso e limitato, in Realtà Virtuale dobbiamo immaginare che spostiamo quel rettangolo all’interno di una sfera. Ruotando la nostra testa andiamo quindi a visualizzare la porzione di sfera che stiamo inquadrando.
- Movimento: sono stati sviluppati diversi sistemi per spostarsi nell’ambiente virtuale, sia camminando realmente che tramite l’utilizzo di controller.
L’unione di queste quattro caratteristiche ci fa ben capire che la Realtà Virtuale è molto più immersiva di qualsiasi tecnologia similare del passato. Tanto più saremo bravi a creare esperienze coinvolgenti tanto più sarà l’impatto emotivo e la sensazione di esplorare un mondo alternativo ma reale.

Credits by Google – Google Earth VR
Un nuovo media
La VR costituisce un punto di svolta nell’evoluzione dei media perchè per la prima volta siamo in grado di vivere in prima persona il contenuto abbandonando la figura del semplice osservatore. Spettacoli, sfilate di moda, eventi sportivi, film, musica e giochi potranno essere vissuti in prima persona portando dunque l’esperienza di intrattenimento ad un livello mai raggiunto fino ad ora.
”La Realtà Virtuale è l'ultimo medium
Chris MilkTed Talk
Perchè si parla molto di Realtà Virtuale?
Da anni questa tecnologia affascina e spaventa l’immaginario collettivo ma solo negli ultimi anni lo sviluppo di hardware e software ha raggiunto livelli tali da portare questa esperienza al pubblico. Immaginate di essere trasportati in un mondo che possa simulare esattamente quello reale oppure proiettarvi in scenari fantascientifici. Chi ha già provato questa tecnologia potrà testimoniare che in Realtà Virtuale tutto è possibile.
La VR porterà benefici tangibili a tantissimi settori: dall’industria fino alla medicina. Potremo ad esempio abbassare i costi di produzione di un prodotto, simulare interventi chirurgici, rendere più efficace l’apprendimento, diminuire il rischio di incidenti sul lavoro, rendere più efficace il contatto emozionale tra prodotto e consumatore…
Credits by theverge.com
Cenni storici, sviluppi e problematiche
La Realtà Virtuale non è affatto una tecnologia nuova, sono davvero ingenti gli investimenti fatti in oltre 50 anni di ricerca e sviluppo e oggi siamo finalmente arrivati ad un buon punto di maturazione per l’utilizzo consumer. Nonstante i tanti PRO, l’utilizzo della VR ha ancora un grande problema: l’asincronia tra quello che facciamo nell’ambiente virtuale e ciò che il nostro corpo percepisce nella realtà. Questo effetto viene chiamato motion sickness (o chinetosi) e, in alcuni casi, può causare effetti spiacevoli come nausea e mal di testa.
La sensibilità di ogni persona al motion sickness può essere un fattore cruciale nel valutare un’esperienza VR positivamente o in modo totalmente negativo. Tutte le aziende coinvolte nello sviluppo di questa tecnologia si stanno impegnando per portare il più possibile le sensazioni reali nell’ambiente virtuale.
Sviluppare un’esperienza VR richiede dunque una profonda conoscenza tecnica e necessari accorgimenti per limitare l’effetto motion sickness ed esprimere al massimo le potenzialità dello strumento.
Sensorama Virtual Cabinet 1957
Atari Jaguar VR 1993
Visori: tipologie e qualità dell’esperienza
Le proposte hardware non mancano di certo con visori per tutte le tasche, seppur pochi sono in grado di restituire un’esperienza soddisfacente. Oltre alla qualità costruttiva del visore in sè, anche la potenza di calcolo è un fattore chiave per avere un’esperienza realmente immersiva.
Possiamo avere quattro soluzioni:
- Smartphone + Visore
- Visore VR stand alone
- Console + Visore
- PC + Visore
Ognuna di queste è destinata a contesti e utenti differenti perchè, a seconda del costo, offrono diversi livelli di qualità visiva e di interazione.
ESEMPIO DI DUE VISORI VR
Google Cardboard – 10$
+ Smartphone compatibile con la VR
HTC VIVE PRO 3K – 799$
+ PC compatibile con la VR
Dobbiamo considerare la Realtà Virtuale un pericolo?
Come tutte le tecnologie, la Realtà Virtuale si prospetta come uno strumento dalle potenzialità infinite e con applicazioni in tutti i settori. Più saremo in grado di migliorare il senso di coinvolgimento all’interno dell’ambiente virtuale, più aumenterà il pericolo di estraniarsi dalla vita quotidiana. Sviluppare una cultura dello strumento, integrarlo seriamente nelle necessità quotidiane sarà la chiave di volta per padroneggiarlo.
Ad oggi il problema non si pone: i dispositivi VR hanno ancora enormi margini di miglioramento e solo a partire dal 2020-2022 potremo iniziare a considerare questa tecnologia davvero mainstream.